Uno dei modelli più diffusamente utilizzato per l’elaborazione di un sistema articolato di indicatori in grado di descrivere le dinamiche ambientali di un territorio è noto come DPSIR (Determinanti, Pressioni, Stato, Impatti, Risposte), proposto dall’AEA nel 1995 come evoluzione del precedente modello PSR (Pressioni, Stato Risposte), a sua volta ideato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).
In sintesi, il modello DPSIR può essere descritto attraverso la definizione di ciascuna delle “dimensioni” di cui lo stesso si compone.
Indicatori di Determinanti : descrivono gli sviluppi sociali, demografici ed economici nella società
e i corrispondenti cambiamenti negli stili di vita, nei livelli di consumo e di produzione complessivi. I determinanti sono la crescita della popolazione, i fabbisogni e le attività degli individui. Questi provocano cambiamenti nei livelli complessivi di produzione e nei consumi. Attraverso questi cambiamenti i determinanti esplicano pressione sull’ambiente.
Indicatori di Pressione: descrivono le emissioni di sostanze, di agenti fisici e biologici, l’uso delle risorse e l’uso del terreno. Le pressioni esercitate dalla società sono trasportate o trasformate in una quantità di processi naturali fino a manifestarsi con cambiamenti delle condizioni ambientali. Esempi di indicatori di pressione sono le emissioni di anidride carbonica per settori, l’uso di rocce o di sabbie per costruzioni e la quantità di terreno usato per le strade.
Indicatori di Stato: gli indicatori di stato danno una descrizione quantitativa e qualitativa dei fenomeni fisici (come ad esempio la temperatura), biologici (come la quantità di pesci in uno specchio d’acqua), e chimici (ad esempio la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera) in una certa area. Gli indicatori di stato possono, ad esempio, descrivere lo stato delle foreste e della natura presente, la concentrazione di fosforo e zolfo in un lago oppure il livello di rumore nelle vicinanze di un aeroporto.
Indicatori di Impatto: a causa delle pressioni sull’ambiente lo stato dell’ambiente cambia. Tali cambiamenti hanno poi impatti sulle funzioni sociali ed economiche legate all’ambiente, quali la fornitura di adeguate condizioni di salute, la disponibilità di risorse e la biodiversità. Gli indicatori di impatto sono usati per descrivere tali impatti.
Indicatori di Risposta: gli indicatori di risposta si riferiscono alle risposte date da gruppi sociali (o da individui), così come ai tentativi governativi di evitare, compensare mitigare o adattarsi ai cambiamenti nello stato dell’ambiente. Ad alcune di queste risposte si può far riferimento come a forze guida negative, poiché esse tendono a re-indirizzare i trend prevalenti nel consumo e nella produzione. Altre risposte hanno come obiettivo quello di elevare l’efficienza dei processi e la qualità dei prodotti attraverso l’uso e lo sviluppo di tecnologie pulite. Esempi di indicatori di risposta sono la percentuale di auto con marmitta catalitica e quella di rifiuti riciclati.
Il modello DPSIR è utilizzato anche da ARPA Umbria per la conoscenza delle dinamiche ambientali in atto nella nostra regione, con un dettaglio variabile in funzione della significatività dei vari indicatori e della disponibilità dei dati (temporale e geografica) per il loro calcolo.
Di seguito viene riportato il link al “Portale degli indicatori ambientali” del sito di ARPA Umbria dove è possibile reperire le informazioni sullo stato dell’ambiente (in aggiunta a quanto già descritto nella sezione “Informazioni ambientali”), sui fattori inquinanti, sulle misure incidenti sull’ambiente e sulle relative misure di protezione. In particolare, nella sezione “Database degli indicatori ambientali dell'Umbria”, ogni singolo indicatore è descritto da un insieme di metadati ed è classificato anche secondo il citato modello DPSIR.