Porta civica tardo-duecentesca. E' l'unica tra quelle eugubine che si è conservata completa del torrione e del vano per alloggiare la saracinesca. Sulla fronte campeggia un antico stemma della città. Sotto l'arco, nel lato interno, sono visibili tracce di un affresco con la Madonna e Santi.
La cinta muraria di Gubbio, ancora ben conservata, fu edificata alla fine del sec. XIII e successivamente adeguata a nuove esigenze difensive.
Il monumento funerario romano è tradizionalmente identificato con quello di Pomponio Grecino, prefetto di Iguvium.
Custodisce le spoglie mortali di quaranta eugubini fucilati per rappresaglia dalle truppe germaniche di occupazione all’alba del 22 giugno 1944.
Costruito alla fine del I sec. a.C. La cavea doveva essere in origine divisa in due ordini di gradinate, appoggiate sopra costruzioni radiali in blocchi quadrangolari di calcare.
Inaugurato nel 1738. Fu progettato e decorato da Maurizio Lottici e Giovanni Mattioli di Parma.
Realizzato per volontà del marchese Francesco Ranghiasci Brancaleoni tra il 1831 e il 1849.
Caratteristico e ben conservato edificio eugubino due-trecentesco
Il lungo edificio, provvisto di porticato e delimitato dalla chiesa di Santa Maria dei Laici, era in origine la sede dell’ospedale di Santa Maria, eretto nel 1326 per iniziativa dell’omonima confraternita.
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