La Rampa dei Tigli

La successiva rampa dei Tigli si apre a valle con un bel filare di tigli. Questo impianto molto compatto soprattutto all'inizio, ha prodotto la prima delle quinte scenografiche del parco, molto significativa al momento della fioritura per la ben nota aromaticità dei fiori. Le piante del filare sono quasi tutte centenarie.

Un'antica stele segna la curva di raccordo con la rampa degli Aceri. Già al tornante d'inizio si può apprezzare il rivestimento arboreo della scarpata sinistra, costituito prevalentemente da lecci. La loro funzione è vitale per la conservazione statica di questo settore, che ha pendenza molto accentuata. A piè di scarpata si trova un filare di ippocastani, quanto resta di una fila che in parte si conserva anche più avanti, e che giungeva davanti alla scuderia. Intanto sulla scarpata il leccio si è diradato lasciandosi sostituire dall'acero campestre.


Nel primo tratto a valle il viale è stato mantenuto volutamente "scoperto", proprio perché la cortina di tigli sottostanti costituisse già un efficace barriera di ombreggiamento e isolamento. A partire dalla metà della rampa, il viale si caratterizza per un bellissimo filare di una dozzina di aceri campestri perfettamente allineati. Si tratta proprio di un vecchio filare di vigna e la stessa tecnica con la quale le piante sono state potate richiama quella classica adottata dai vignaioli per il supporto delle viti. Potrebbero essere stati inseriti nel progetto per ragioni estetiche data la fiammante colorazione giallo?aranciata che gli aceri assumevano in autunno, alla quale si associava la funzione d'arredo dei festoni carichi d'uva.